Un viaggio veloce nella meccanizzazione del lavoro agricolo, fondamentale per il benessere dell’umanità e dell’Italia, ogni volta con passi sorprendenti, e ancora una volta verso scenari inimmaginabili grazie all’elettronica e i droni perfino: chi lo immaginava che le carote ne potessero giovare!

Basilio – agricoltore – e il suo acerrimo nemico Topico – roditore – affronteranno a enormi passi questo percorso, comunque intenti alla loro guerra quotidiana, alla fin fine entrambi indispensabili al loro mondo.

Senso del progetto: La storia dell’uomo è indissolubilmente legata ai progressi tecnologici che gli hanno permesso di sopravvivere al mondo nonostante non avesse gli artigli. Questi progressi hanno influito sulla società, sul benessere, sul modo di vivere. E’ giusto ricordarli, è giusto che la gente, il pubblico, i ragazzi vedano al di là della loro bolla di vita. Che vedano anche come le cose stiano cambiando proprio in funzione di passaggi storici e tecnologie che stanno cambiando anche il loro modo di vivere, anche se loro non se ne rendono conto.

Sinossi: Landini SL 50, si ma prima l’aratro di legno, con il bove, l’aratro di ferro che innovazione! E la falce? Presa in prestito anche dalla Morte!? E via via, ormai fino al cielo, fino al drone che fa una scansione termografica e va ad irrorare la singola pianta bisognosa. Durante la sua quotidiana guerra con Topico, tipico roditore rodente che porta i suoi guai ovunque, Basilio si lascia andare a tutti questi pensieri, fra un danno ed uno sviluppo, fra una dimostrazione e un oggetto desueto. E benedetto quel fastidioso motocoltivatore che non sa trovare un suo spazio nella rimessa. Nel mentre la guerra al roditore continua da tempi antichissimi, anche questa aggiornandosi di pari passo come l’agricoltura tutta, che si aggiorna ma alla fin fine ha sempre a che fare con gli stessi problemi che siano in agribusiness 4.0 o in fasi lunari. Ma sarà vero che dove si mangia in uno, si può mangiare anche in due? Basta veramente mettere più acqua e fagioli?

Scheda tecnica spettacolo:

Genere: narrazione, teatro di figura e drone con molta interazione

Pubblico: famiglie con bambini 6/10 anni, scuole primarie

Orientamento: teatro agreste, rassegne estive all’aperto, scuole

Durata: 60 minuti circa, possibile riduzione a 50

 

“Nel teatro, il regista è Dio, ma sfortunamente gli attori sono atei”  Zarko Petan